Il saper fare: gli aggiornamenti.
È stato firmato l’atteso DPCM con le regole per l’albo dei certificatori dei crediti di imposta per la ricerca e sviluppo. Il decreto definisce anche i contenuti della certificazione introdotta dal DL Semplificazione fiscale pubblicato in GU n 143 del 21 giugno 2022.
La novità prevede la possibilità per le imprese di richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività ammissibili al beneficio. Tale certificazione sarà vincolante per l’amministrazione finanziaria, con eccezioni.
Potranno iscriversi all’Albo presso il MImit, le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione, le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca sviluppo e innovazione, oltre ai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 i centri di competenza ad alta specializzazione, i poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence), le università statali, le università non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca.
La certificazione sarà rilasciata dai soggetti abilitati che dovranno attenersi nel processo valutativo, a quanto previsto da apposite linee guida del Ministero periodicamente elaborate ed aggiornate.
Dopo la pubblicazione del Dpcm sulla GU sarà necessario, inoltre, un decreto direttoriale con le modalità con cui chiedere l’iscrizione all’Albo e le linee guida ministeriali.
La novità prevede la possibilità per le imprese di richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività ammissibili al beneficio. Tale certificazione sarà vincolante per l’amministrazione finanziaria, con eccezioni.
Potranno iscriversi all’Albo presso il MImit, le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione, le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca sviluppo e innovazione, oltre ai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 i centri di competenza ad alta specializzazione, i poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence), le università statali, le università non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca.
La certificazione sarà rilasciata dai soggetti abilitati che dovranno attenersi nel processo valutativo, a quanto previsto da apposite linee guida del Ministero periodicamente elaborate ed aggiornate.
Dopo la pubblicazione del Dpcm sulla GU sarà necessario, inoltre, un decreto direttoriale con le modalità con cui chiedere l’iscrizione all’Albo e le linee guida ministeriali.